Sale 13-23
L’itinerario di visita ha inizio nella SALA 13, dedicata alla preistoria e alla protostoria. Alcuni dei materiali esposti provengono dal Monte Amiata, dall’Isola del Giglio, da Vetulonia e da Pescia Romana.
I reperti della SALA 14 sono relativi al periodo Orientalizzante, illustrato da importanti testimonianze funerarie provenienti da Vetulonia, Marsiliana, Poggio Buco e altri siti.
La SALA 15, corrispondente all’Età Arcaica, è in buona parte dedicata ai ritrovamenti subacquei, chiari segni di quel commercio sul mare che aveva reso anche gli Etruschi famosi nell’antichità.
Nella SALA 16 sono esposti corredi funerari di V e IV sec. a.C. provenienti dal nord della provincia e numerosi reperti isolati, soprattutto bronzi, rinvenuti in altre località del territorio.
Alla fase della conquista e della romanizzazione, che coincide con l’Età ellenistica (III-I secolo a.C.), sono dedicate tre sale (17, 18 e 19) che raccolgono le manifestazioni di persistenze culturali etrusche (lingua, scrittura, usi funerari), le innovazioni introdotte dai conquistatori (depositi votivi, insediamenti rustici) e le iscrizioni latine.
Con il periodo romano viene ripreso il tema dei traffici marittimi: alla collezione di anfore e ancore si affianca la ricostruzione del relitto africano di Giglio Porto (SALA 21) a cui è dedicato uno spazio espositivo particolare, e infine i ritrovamenti da Castiglione della Pescaia (SALA 20).
Al medio e tardo impero è dedicata la SALA 22.
La SALA 23 ospita le collezioni e le donazioni private. L’esposizione, vista la storia dei materiali, è stata volutamente organizzata per classi di oggetti inseriti in vetrine disposte in modo tale da ricordare e richiamare gli antiquaria ottocenteschi.